Verso un'interculturalità antirazzista

Si è conclusa la prima fase della formazione al dialogo interculturale del progetto "DRIS: Co-creating intercultural societies" nelle tre città in cui si è svolta (Roma, Berlino e Barcellona). Tutti i gruppi, che hanno riunito un totale di 85 partecipanti di diversa provenienza (artisti, mediatori, educatori, ricercatori, manager culturali e persone del mondo associativo), hanno affrontato temi quali l'interculturalità, la democrazia culturale, il ruolo degli spazi e delle istituzioni culturali nella promozione del dialogo interculturale, le strategie per lo sviluppo di nuovi pubblici, nonché il ruolo della creazione artistica nella costruzione di narrazioni contro l'intolleranza e il razzismo.

Il progetto pilota di Roma, coordinato da ECCOM, ha coinvolto Ascanio Celestini, attore e drammaturgo; la curatrice del Teatro India Roma Francesca Corona; il direttore del Museo Archeologico di Napoli Paolo Giulierini; Veronica Cruciani, drammaturga; Cesare Pietroiusti, artista e presidente dell'Azienda Speciale Palaexpo; Andreas Philippopoulos-Mihalopoulos, artista, professore di diritto e direttore del Westminster Law & Theory Lab di Londra; Christian Greco, direttore del Museo Egizio; Meike Clarelli, musicista; Stefano Saletti, musicista e compositore; Ludovico Solima, docente di Gestione delle imprese culturali, Università della Campania Luigi Vanvitelli; Mohamed Keita, fotografo; e Nalini Vidoolah Mootoosamy, attrice, mediatrice culturale e docente.

Il progetto pilota a Berlino, coordinato dall'ITZ, ha previsto formazioni condotte da Susanne Schmitt, artista e antropologa; Hülya Karci, drammaturgo; Harald Hahn, pedagogo e drammaturgo; e la dottoressa Zoë Tomruk, drammaturga e specialista del teatro dell'oppresso, insieme a Mithra Zahedi, artista teatrale di Teheran/Berlino. Hanno inoltre intrapreso visite sul campo a progetti interculturali di rilievo: Theater der ErfahrungenLegislatives Theater Berlin e Theater Thikwa. I temi su cui si sono concentrati sono stati, tra gli altri, l'umorismo e il razzismo, le prospettive di inclusione e il lavoro culturale come forma di terapia.

Nel progetto pilota di Barcellona, coordinato da Interarts, il programma di formazione è stato progettato in collaborazione con Eva García, ComuArt. Ha coinvolto Cristina da Milano, presidente di ECCOM; Yásnaya Aguilar, linguista e attivista Mixe; Daniela Ortiz, artista peruviana; il programma BCN Acció Intercultural del Comune di Barcellona e la sociologa culturale Estefanía Rodero. Sono state effettuate visite sul campo al progetto "Som aquí per a millorar les nostres vides" di Vulnus, Arts Vives i Recerca in associazione con l'artista indipendente Marta Galán, e al progetto Cinema en curs di A Bao a qu con Laia Colell. Per ulteriori informazioni, cliccare qui.

In autunno, i tre pionieri inizieranno la fase di pianificazione partecipativa e lavoreranno all'ideazione di uno o più progetti artistici basati su metodologie di pianificazione partecipativa e co-design. Questi progetti saranno realizzati dai partecipanti alla fine del 2021, coinvolgendo membri di associazioni e comunità di migranti, seguiti da un breve periodo di residenze artistiche nelle tre città per scambiare esperienze e buone pratiche.

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